venerdì 25 aprile 2008

Gli anniversari e la relatività

Due anni fa quando sono stata investita ho pensato che sfortuna. Poi quando mi sono resa conto che avrei potuto perdere la vita e forse non solo la mia, ho pensato che fortuna. Poi quando ho capito che non sarei più tornata come prima ho pensato che sfortuna. Poi quando mi hanno detto che avrei potuto camminare con le mie gambe ho pensato che fortuna. Poi quando ho scoperto che non avrei più corso ho pensato che sfortuna. Forse domani la gamba non mi farà male e penserò che fortuna.


 


Ieri guardavo le mie foto sugli sci di due anni fa e pensavo “sono già passati due anni, mi sembra ieri”, poi sono andata a fisioterapia e mentre programmavo la macchina con i soliti gesti pensavo “sono passati solo due anni, non mi ricordo più cosa facevo prima di venire qua”.


 


Penso che poche cose come gli anniversari ci facciano toccare con mano la relatività delle nostre valutazioni. Il tempo, la sorte… ci costruiamo i nostri piccoli ridicoli parametri per illuderci di poter capire, incasellare gli eventi, ma non capiamo mai nulla. Nulla.

domenica 20 aprile 2008

E' stato solo un sogno

"E' vero? O sta succedendo nella mia testa?"


"Certo che sta succedendo nella tua testa, Harry. Ma perchè diavolo dovrebbe voler dire che non è vero?"


(J.K.Rowling)


Per questa ragione trovo che  "è stato SOLO un sogno" sia un'affermazione oltremodo sciocca.



p.s. a proposito di sogni: così racconta una donna che scrive, e dunque potrebbe essere pericolosa.....

sabato 12 aprile 2008

Piccola metafisica del vestito buono

Perché teniamo in serbo le cose?


Una bottiglia di vino, l’ultimo libro di Virginia Woolf, un quaderno nuovo, una frase ad effetto, le lenzuola ricamate, una scatola di cioccolatini, un paio di scarpe da ginnastica….


Non credo lo facciamo per non farci trovare, un domani, impreparati: credo piuttosto che sia per dire a noi stessi che quel momento verrà. Ciò che mettiamo in serbo diventa un talismano. Ma alla fine non accade quasi mai che quel momento arrivi davvero. Anche perché magari quando arriva noi non siamo più gli stessi che hanno riposto la bottiglia di vino, oppure i cioccolatini hanno perso la loro fragranza e la frase ad effetto tutto il suo mordente. Quindi il momento quando arriva, se arriva, ha poco o nulla del momento immaginato e magari le lenzuola ricamate non le tiriamo neppure fuori dall’armadio. Lo sappiamo benissimo fin dall’inzio, eppure le mettiamo da parte, col loro bel sacchettino di lavanda infilato nelle pieghe.


Perché?


Forse perché non è importante cosa accadrà poi realmente un domani, ma è importante che quel talismano faccia la sua parte di piccolo pezzo di futuro incastonato nel presente per consentirci di credere che le cose che facciamo, e la fatica che ci costano, non sono solo casualità incontrollate.