Fanno lunghi giri, a volte, i tesori. Restano sepolti sotto la sabbia, nei loro forzieri arrugginiti. Covati dal sole e dalle intemperie. Lambiti dalle onde. Vengono trafugati, camuffati, imbarcati nelle stive di certe grandi navi. Rovesciati dalle tempeste. Spettinati, divisi, contesi. Percorrono scale e soffitte, nascosti nei bauli ignari, dirottati dalle coincidenze, dimenticati. Impolverati.
Ed è incredibile quanto brillano, quando arriva il giorno in cui, inequivocabilmente, arrivano a casa.
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