Lasciarsi prendere per mano. Lasciare la borsa sulla sedia, il tovagliolo buttato accanto al piatto. Vieni zia, andiamo a vedere se i cavalli dormono.
Infilare il vialetto, quello senza le luci. Lei a sinistra, saltellante. Lui a destra, cicerone.
Facciamo la scorciatoia. Di là c'è la piscina. La vedi, zia? Passiamo di qua.
Lasciarsi portare nel buio vellutato delle sere di luglio. Lasciare entrare fili d'erba nei sandali. E un'ombra di avventura.
Qui non si passa. Di qua, chinati, passiamo fra gli alberi. Ecco le vedi? Sono le stalle. Ti racconto una barzelletta. Ridi piano che i cavalli dormono.
Sentir correre l'aria fresca, qui dove abbiamo seminato le conversazioni e i camerieri. Qui dove sorge grande la luna.
Zia lo vedi? È un aeroplano. Attenta al gradino. Lasciarsi prendere per mano. Lasciarsi avere ancora 8 anni.
Nessun commento:
Posta un commento