Alla fine mi ha acchiappato.
Adesso che non fa più paura.
Eppure quando al telefono il medico mi ha detto procurati il saturimetro e prendi l'antiinfiammatorio ho sentito il bisogno di dire ad alta voce "no ma guarda che sto bene".
E quando ho fatto il conto di chi avevo visto nei tre giorni precedenti qualcosa giù nella pancia si è annodato (e annodato è rimasto finché le lancette nella mia testa non hanno compiuto 432000 ticchettii - se ho fatto giusto il conto...)
Allora, mentre sotto le coperte lasciavo che la febbre mi sudasse via dal corpo, mi sono chiesta:
quanto tempo ci vorrà perché diventi davvero solo un'influenza? Un'influenza senza echi di ambulanze, intendo. Senza le ombre lunghe di quel fiato corto che nessun saturimetro può misurare?
E oggi, mentre accolgo la stanchezza e raduno la pazienza, aspettando la luce verde e l'aprirsi della porta, mi chiedo: lo so davvero quanto sono stata fortunata?
Alla fine ha acchiappato anche me, un venerdì di fine giugno con un pizzicorino alla gola e una sensazione che boh, facciamoci un test che mi sento strana.
RispondiEliminaSì, sono stata fortunata.
PS: bellissimo il titolo del tuo blog, riaffiorano ricordi pendolari!
Grazie Flo! Ci saremo affacciate agli stessi finestrini? ;-)
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