Quella voglia che a volte mi prende di sentirmi straniera. Di sentirmi nuova, di sentirmi segreta.
Camminare per strade che non mi conoscono e non mi conosceranno. Un sorriso fugace come una cerniera lampo.
Quella voglia di catturare uno scorcio, una vetrina, un uomo che cammina.
Quella voglia che a volte mi prende di sedermi a un tavolino d'angolo e venire dimenticata. Ascoltare parole che non comprendo e non dovrò ricordare, come una risacca che appoggia conchiglie sulla battigia.
Ne porterò a casa qualcuna e lì saranno straniere. E avranno dentro il rumore del mare.
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