E poi, ad un tratto, è estate.
Non ha niente a che vedere con il calendario, o con quante volte hai acceso il condizionatore e no, neanche con il colore delle tue gambe.
Semplicemente ti senti i piedi vivi e il colore del cielo dopocena ti entra sotto la pelle.
C'è un cinguettio nell'aria e un battere d'ali. Ricordi di rondini e nidi, sotto il tetto di una vecchia stalla.
L'inno d'Italia e i bambini che calciano il pallone davanti al sagrato di una chiesa di periferia hanno lo stesso sapore. Ed è il sapore della granita alla menta e del bagno di mezzanotte
Sento un soffio d'aria sulla nuca nuda. Sento un profumo di prato. Oggi sento che è estate.
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