Sono venute a bussare alla porta, le parole. Quando ho aperto le ho trovate lì, impolverate e roche. Strette sul pianerottolo, lungo le scale. Forse qualcuno aveva dato loro un colpetto sul sedere: andate, forza, andate a bussare.
E loro sono arrivate, arruffate e in disordine, un po' scontrose, come chi non è più tanto abituato a far conversazione, eppure ruvido ti dice son qua.
E ora pian piano si accomodano, chi un po' in punta sul divano, chi con le gambe larghe e le scarpe grosse, e mentre inizio a sbattacchiar sportelli per cercar biscotti e bicchieri, loro mi dicono stai ferma un po', stai qua.
Eccomi.
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