Ho il generatore e il dissalatore. Mi hanno fatta così. Quando attaccarmi alla torretta della banchina si fa troppo costoso, io entro in modalità autonomia.
Se sia un dono o un peccato, questo non lo so: il confine mi pare come quello fra mare e cielo, nella bruma azzurra di certe albe.
Forse neppure c'è.
Non sono avvezzo alla navigazione e dunque l'interpretazione della metafora mi è difficile. Le immagini che la semplice lettura evoca sono però piacevoli, richiamano un'atmosfera di serena libertà cui tutti aneliamo.
RispondiEliminaBuona settimana, Prish.
Strano Pim, direi che la navigazione ti si addice ;-)
EliminaComunque sì, serena libertà suona appropriato... solo mi chiedo se a volte non sia un lusso che va a scapito di un più profondo partecipare....
buona settimana anche a te
Prish
Avere a bordo il generatore e il dissalatore, e saperli usare, è importante, in certi casi essenziale.
RispondiEliminaMa il gestore della banchina probabilmente è esperto di servizi nautici e ci può consigliare circa ciò che ci è utile e come servircene; e da bravo appassionato probabilmente è anche felice di fare due chiacchiere con chi va in mare.
Perché, allora, a volte (ma non sempre!) ci sembra che l’ormeggio sia troppo costoso? E’ pura parsimonia o desiderio di far da sé per timore di confrontarsi e condividere?
Dono o peccato ? Secondo me quasi tutti i doni sono qualcosa di cui si può abusare, ed il confine, come hai scritto molto bene, è lì lì tra mare e cielo ….. Forse è sufficiente attendere qualche minuto che la linea dell’orizzonte diventi più evidente o verificare in condizioni di luce migliori se quella che ci sembrava terra non era invece l’ombra di una nuvola.
.... sì, e magari giocare un po' con photoshop, aumenta contrasto, vai di luci e ombre ... e... zac, eccolo lì l'orizzonte... :-)
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