Un giorno esplode, il sapore delle parole, in una musica che sale, e poi ancora, fino ad incrinarti, fino a lasciarti gocce di cristallo. Lampadario centenario appeso a un soffitto immenso. In bilico, raccolta dall'applauso che ad un certo punto è l'unico posto dove puoi mettere le mani. E le stelle lucevan, nel buio e fra i velluti, da mille anni e per mille anni ancora. Mistero.
in cinque righe trasmetti intatto il fascino per l'opera, il rapimento per la musica. L'ambiente, le voci, i suoni, tutto si fonde nell'applauso ("è l'unico posto dove puoi mettere le mani"!!)
RispondiEliminacomplimenti
ml
Grazie! Fortunate circostanze e persone sensibili e appassionate mi hanno fatto 'sentire' la magia che può compiere l'opera, perfino in un'ignorante musicale completa come me. Se sono riuscita un po' a descriverlo ne sono proprio felice...
EliminaBellissima, una poesia in prosa in cui immergersi
RispondiEliminaGrazie Ire, e benvenuta!
EliminaTrasuda di passione e di fotografie. Quattro, dico quattro sole righe, e c'è una staria e un film.
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda, anche se non ho più l'età per certi film, quando penso all'opera mi vedo come Julia Roberts in "Pretty woman". No, non per la somiglianza (magari!!), per carità, non ho l'idea del "se" ipertrofica :D
Un abbraccio Prish :))))
PuntoG
Deve essere un problema generazionale....pretty woman, volente o nolente, ha segnato anche me! Grazie .G un abbraccio e...un biscotto :-))
EliminaRapimento in parole, grande Prish!
RispondiEliminaEssendo stata, a mia volta, rapita, sono proprio contenta se riesco a farmi, un pochino e per gioco, rapitrice anche io, nel mio piccolo! ;-)
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