C’era nell’aria quel bisogno di chiuso, quel bisogno di stare insieme ma zitti.
Avevano cercato l’aiuto
di una storia, una di quelle in cui si poteva entrare di soppiatto, senza dar
mostra di averla cercata, né di aver chiesto permesso. Veniva fuori da sola dallo
schermo e il telecomando si era saggiamente eclissato.
Si erano semplicemente
lasciati ammutolire, come un borbottio di pentola che lentamente si quieta ed
erano stati ben fermi, affinchè il fuoco non ravvivasse il bollore.
Scorrevano i respiri vicini, senza toccarsi, senza guardarsi.
Rotaie.
Così, restando fermi, ne avevano fatta di strada – si accorsero alzandosi, dopo che i titoli di coda avevano esaurito il loro movimento lento e le dita dei piedi lo avevano lentamente riacquistato.
Così, restando fermi, ne avevano fatta di strada – si accorsero alzandosi, dopo che i titoli di coda avevano esaurito il loro movimento lento e le dita dei piedi lo avevano lentamente riacquistato.
Allora, finalmente, si
dissero: andiamo.
Nessun commento:
Posta un commento