Ci sono le estati di schizzi e spruzzi, gelati e caramelle e le estati dei respiri corti e del sudore della fronte: comunque sia, settembre giunge sempre col suo sapore di matite nuove. Niente come il primo lunedì di settembre ha quel gusto di quaderno intonso che mette in moto, suo malgrado, la buona lena. Così i piedi, che si siano gonfiati per il caldo e la fatica, che abbiano gioito della libertà delle infradito o goduto della salda guida dello scarpone, entrano pian piano nell'idea di calzare di nuovo le scarpe e accarezzano - tra la malinconia e la curiosità - la possibilità di entrare saltellando nel cortile di una scuola nuova.
(Settembre, andiamo.)
Settembre è la consapevolezza del ritorno.
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