Quella malinconia un po' rabbiosa di sentire le rotaie divergenti, di ricordarci come eravamo, tutti quanti alla stazione, con gli zaini e l'impazienza allegra dell'inizio di una gita. Quel rimorso, forse, di non aver fatto caso alle curve che iniziavano dolci e innocue, una piccola distanza che ci sballottava e ci faceva ritrovare, dopo un tornante ardito o una lunga scura galleria, scivolati più vicini. Il peccato di non esserci mandati le cartoline, pensando che fosse la stessa gita, tutti quanti insieme, e invece forse sarebbe stato bello trovare la gita degli altri nella cassetta della posta. Quella malinconia un po' rabbiosa di sentire la penna pesante, le parole stentate come una conversazione in sala d'attesa, goffa di cappotti e stupidi ingombranti trolley da adulti in viaggio.
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